Mavi Fara, della tribù dei Cheyenne, era la straniera. Cretinate a parte, è stata la migliore di un gruppo di rara bravura cresciuto all’ombra dell’Esperia perché i suoi due coach storici sono stati Enzo Molinas e Sergio Carucci e anche perché ci giocavano ragazze dal cognome molto granata come Vascellari e Cavallini. È la Vis Nova, l’Esperia in gonnella: per la qualità e la modernità del suo gioco. Senza rinunciare a una invidiabile femminilità: Miss Nova.
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