Hai tre playmaker, Maxia, Lai e Onorato, e ne deve giocare solo uno: che fai? Guardia-ala tiratrice: Boaretto o Meloni, Ceccaroni o Schlich? Bella domanda. E sotto canestro? L’imbarazzo della scelta: Turella, Spada e Maggio. È l’Esperia, allenata da Roberto Usai Junior, che alla fine degli anni Settanta non aveva certo problemi di cambi mentre si apprestava forse senza neanche saperlo, con qualche piccolissimo ritocco, a compiere il più spericolato sorpasso nella storia del basket cagliaritano: superare il Brill. E conquistare Cagliari.
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