Sembrano quasi stringersi la mano a fil di ferro questi due giganti della pallacanestro sarda: uno sardo per davvero (Tore Manca, simpaticamente ribattezzato in quegli anni “candelabro”, da non confondere con Paolo Manca, il cui nomignolo era invece “candela”), l’altro di adozione (il toscano Danilo Nanni, che si era ribattezzato “Nannidanilo”). Derby Itavia-Neon Europa del 1975. Di Danilo Nanni sappiamo tutto: è un ex Brill. Di Tore Manca forse un po’ meno: ma è stato uno dei pivot più moderni della pallacanestro sarda, un 2,04 agile e, come si dice oggi, verticale. Sì, era uno decisamente avanti coi tempi.
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