BASKET SARDO STORY – SECONDA PUNTATA

1944-1959

Dopoguerra

L’Aquila, l’Esperia e poi i Pirastu

Anche durante il conflitto l’attività non si ferma ma è ancora strettamente legata al Fascismo – Nel 1944 nasce l’Aquila e l’anno dopo il primo match con la Veritas – Nel 1948 sorge anche l’Esperia e il basket si accende

Antivigilia di Natale, il 22 dicembre del 1944, oratorio salesiano di Cagliari nel viale Fra Ignazio: Mario Mura, che ha appena compiuto ventidue anni, fonda l’Aquila. Al suo fianco, tra gli altri, anche Mario Siddi che esattamente quattro anni dopo, durante le vacanze di Natale del 1948, si stacca dall’Aquila e fonda l’Esperia. Un rapporto mai risanato tra due ex amici è alla base della pallacanestro cagliaritana nel dopoguerra, perché l’Aquila e l’Esperia sono state nonna e madre del movimento che poi, nel 1953, ha visto anche la nascita (da una costola dell’Esperia) di una nipotina, l’Olimpia, il futuro Brill.

Ma non era stato necessario attendere la fine del secondo conflitto mondiale per rivedere una partita di basket a Cagliari. La differenza sostanziale è che, prima e durante la guerra, cioè sotto il Fascismo, non esistevano squadre di club ma due sole tipologie di formazioni, il Guf (Gruppo universitario fascista) e la Gil (la Gioventù italiana del littorio, gli studenti liceali), sia maschile che femminile. La Sardegna, Cagliari in particolare, prendeva parte anche a campionati nazionali. Però la città si era risvegliata distrutta dai bombardamenti degli Alleati e non era stato facile rimettere in moto l’attività agonistica vera e propria: così soltanto il 4 febbraio del 1945 si disputa il primo match del dopoguerra, tra l’Aquila appena nata e una società (non soltanto cestistica) che già esisteva, la Veritas. Il punteggio premia l’Aquila (32-20). E, pochi giorni dopo, si gioca anche il primo incontro femminile: faccia a faccia si ritrovano le ragazze della Lauc (Libera associazione universitaria cagliaritana, il futuro Centro universitario sportivo) e quelle del Liceo Dettori. Netta la vittoria delle future dottoresse: 22-4.

Bisognerà attendere un’altra stagione ancora per vedere assegnato il primo titolo cittadino: il 27 aprile del 1946 si conclude il torneo e a vincerlo è proprio l’Aquila, la stessa squadra che nel 1949, si aggiudica anche il primo campionato di Serie C regionale. Ma a far notizia è soprattutto il fatto che a Cagliari fosse sorta una squadra molto particolare, quella formata dai fratelli Pirastu. Sono davvero un bel quintetto: Antonio, Emilio, Ignazio, Franco e Carlo, più il giovane Paolo. Saranno loro a scrivere molti anni dopo la storia della pallacanestro isolana, cagliaritana in particolare. Perché la loro competenza, mista alla passione, aveva prodotto il fenomeno Brill. I Pirastu sono stati giocatori, allenatori, dirigenti, oltre che apprezzatissimi professionisti. Molti anni dopo, nella primavera del 2017, il Comune di Cagliari intitolerà a questa straordinaria famiglia il palazzetto dello sport di Monte Mixi.

Il primo impianto cestistico vero e proprio nell’isola è però quello costruito dall’Esperia nel 1950 (inaugurato il 19 maggio): è una data che introduce di fatti gli Anni Cinquanta, un decennio decisivo perché nel 1953 Eusebio “Bebi” Mosca fonda l’Olimpia (il 23 febbraio) e quattro anni dopo, il 25 novembre del 1957, si celebra a Cagliari il primo derby ufficiale tra l’Esperia e l’Olimpia. Il livello è la Serie B (in realtà una terza serie perché davanti ci sono la Elite e la Serie A): si impone l’Esperia ma sarà l’Olimpia, sostenuta dall’ambizione dei fratelli Pirastu, a spiccare il volo, perché al termine della stagione 1957/58 la società fondata da Mosca è promossa in A (seconda serie dietro l’Elite).

L’Esperia però non ci sta: l’anno dopo raggiunge l’Olimpia. Siamo già nel 1959, gli anni Cinquanta si chiudono con la notizia più bella: il 22 maggio Claudio Velluti debutta in Nazionale. Lo fa a Istanbul contro la Francia: è il primo cestista sardo a indossare la maglia azzurra. Alla fine totalizzerà 31 gettoni. Già campione d’Italia con la maglia del Simmenthal, le leggendarie scarpette rosse, Velluti, cagliaritano, è stato uno dei giganti della pallacanestro isolana: è stato protagonista di una singolare vicenda alla vigilia dell’Olimpiade di Roma 1960. Straordinario atleta (salto in alto, specialità nella quale toccava i due metri) oltre che apprezzatissimo cestista, il pivot cresciuto tra Esperia e Olimpia era contesissimo sia dalla Nazionale di atletica leggera che da quella di pallacanestro: ma alla fine, scherzi del destino, non venne convocato da nessuno dei due commissari tecnici. Il suo rimpianto più grande, ma ne ha avuto anche un altro: non ha partecipato alla Coppa dei Campioni. Si è consolato con una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Napoli e una d’argento alle Universiadi di Torino. Bisognerà attendere il grande Gigi Datome per ritrovare un cestista sardo così bravo e soprattutto vincente.

i Match nella Storia

Cagliari, 4 febbraio 1945: dopo la guerra torna la palla a due

Aquila-Veritas 32-20

L’attività non si ferma neanche durante la guerra ma riprende con energia nel 1945: l’Aquila, fondata da due mesi, sfida la Veritas ed è il primo match, maschile, del Dopoguerra.

Cagliari, 6 marzo1945: in campo anche le ragazze

Lauc-Dettori 22-4

Qualche giorno più tardi il primo match maschile, si gioca anche il primo incontro femminile tra il Lauc (Libera associazione universitaria cagliaritana, il futuro Cus Cagliari) e i Liceo Classico Dettori, sconfitto 22-4.

Cagliari, maggio 1951: il primo campionato regionale di serie C

Aquila-Esperia 33-21

Si disputa il primo campionato sardo di Serie C, vi prendono parte sette squadre: le cagliaritane Aquila, Esperia e Italica più la Pibigas di Quartu, la Monteponi di Iglesias, il Csi di Sassari e Libertas di Nuoro (iscritta anche Macomer che si era poi ritirata proprio all’ultimo momento). L’incontro decisivo è Aquila-Esperia, arbitrato da Hutter di Napoli: se lo aggiudica l’Aquila.

Cagliari, 25 novembre 1957: nasce il derby granata contro verdi

Esperia-Olimpia 48-42

L’Esperia nasce nel dicembre 1948 per mano di Mario Siddi, l’Olimpia nel febbraio 1953 per mano di Bebi Mosca, staccandosi proprio dall’Esperia (che a sua volta si era staccata dall’Aquila, fondata da Mario Mura nel dicembre del 1944): il primo derby cagliaritano si gioca nell’inverno del 1957. Lo vince l’Esperia (l’Olimpia vincerà quello di ritorno) facendo scattare una rivalità senza fine. Esperia-Olimpia ha scandito per decenni la storia della pallacanestro cagliaritana: passare da una squadra all’altra era un autentico tradimento.

Roma, 19 ottobre 1958: i verdi debuttano in Serie A

Giuliana-Olimpia 43-40

Si chiama Serie A ma in realtà è la seconda categoria nazionale (la LegaDue di oggi) perché ha davanti la “Prima serie delle elette” (familiarmente Elite). L’Olimpia debutta in questo campionato a Roma con una sconfitta di misura ma la settimana successiva, nel debutto interno, i verdi battono la Stamura di Ancora 42-37. Miglior realizzatore è Claudio Velluti: a referto anche due Pirastu (Carlo e Paolo) più Antonio, il patriarca allenatore.