
Nei favolosi Anni 80 un posto in vetrina lo merita la Serigraf di Gigi Bergamini (del quale quest’anno ricorre il decennale della morte): perché era unica, inimitabile, irripetibile. Competitiva, ben strutturata e ben allenata. Non ha vinto campionati ma era una calamita: quando giocava andavi a vederla. Le sue partite non erano mai banali.