
A proposito di trasferte, anche per far capire a chi non vive in un’isola quanto sia (più) difficile fare sport in un’isola. Novembre 2013: la Dinamo ha appena vinto a Pesaro, era la Dinamo che avrebbe poi vinto la prima coppa Italia. Il volo di rientro da quella trasferta prevedeva il Bologna-Cagliari” e poi il trasferimento a Sassari via Carlo Felice (e già questa è una bella odissea…). Ma quel giorno, era il 18 novembre, arrivati su Cagliari il comandante aveva annunciato che l’aeroporto di Elmas era chiuso, trasferimento ad Alghero (con grande gioia della comitiva della Dinamo che avrebbe azzerato i chilometri della 131). Ma anche Fertilia era chiuso, come poi anche Olbia. Non restava che dirottare su Roma ma, appena atterrati a Fiumicino, ripartenza immediata per Elmas, improvvisamente riaperto. Finalmente a terra, dopo oltre quattro ore di volo, senza poter comunicare con i familiari a terra. Mentre sulla Sardegna si abbatteva quel terribile nubifragio che avrebbe causato 16 morti. Un giorno di lutto che la Dinamo ha generosamente ricordato più volte.