LA NOSTRA STORIA (2)

Antivigilia di Natale, 22 dicembre 1944, oratorio salesiano di Cagliari in viale Fra Ignazio: Mario Mura, che ha appena compiuto 22 anni, fonda l’Aquila. Al suo fianco, tra gli altri, anche Mario Siddi che quattro anni dopo, durante le vacanze di Natale del 1948, si stacca dall’Aquila e fonda l’Esperia. Un litigio tra due ex amici, mai risanato ma provvidenziale, è alla base della pallacanestro cagliaritana, non solo nel dopoguerra: Aquila ed Esperia sono state nonna e madre del movimento che poi, nel 1953, ha visto anche la nascita (da una costola dell’Esperia) di una nipotina, l’Olimpia, il futuro Brill. Ma non era stato necessario attendere la fine del secondo conflitto mondiale per rivedere una partita: la Sardegna prendeva parte anche a tornei nazionali anche prima dell’Armistizio. La città si era però risvegliata distrutta dai bombardamenti degli Alleati e non era stato facile rimettere in moto l’attività agonistica: così soltanto il 4 febbraio 1945 si disputa il primo match del dopoguerra, tra Aquila e Veritas (32-20). E, pochi giorni dopo, si gioca anche il primo incontro femminile: le ragazze della Lauc (Libera associazione universitaria cagliaritana, il futuro Cus) battono 22-4 le liceali del Dettori. Un anno dopo, il 27 aprile 1946, si conclude il primo torneo cittadino e a vincerlo è proprio l’Aquila, la stessa squadra che nel 1949 si aggiudica anche il primo campionato sardo. Ma a far notizia è soprattutto il fatto che a Cagliari fosse sorta una squadra molto particolare, quella formata soltanto da fratelli. I Pirastu: Luigi, Antonio, Emilio, Ignazio, Gianfranco, Carlo e Paolo. Saranno loro a scrivere, anni dopo, la storia del basket: la loro competenza, mista alla passione, aveva prodotto il fenomeno Brill. Nel frattempo l’Esperia crea il primo impianto per il basket, inaugurato il 19 maggio 1950: è una data che introduce gli Anni 50, un decennio decisivo perché nel 1953 Bebi Mosca fonda l’Olimpia (il 23 febbraio) e quattro anni dopo, il 25 novembre  1957, si celebra a Cagliari il primo derby tra granata e verdi. Il livello è la B (in realtà una terza serie dopo la Elite e la A): si impone l’Esperia (48-42). Sarà però l’Olimpia, sostenuta dall’ambizione dei Pirastu, a spiccare il volo: al termine della stagione 1957/58 è promossa in A (seconda serie dietro l’Elite). L’Esperia non ci sta: l’anno dopo raggiunge l’Olimpia. Siamo già nel 1959: gli Anni 50 si chiudono in piena salute. Manca solo una ciliegina. Eccola: il 22 maggio Claudio Velluti debutta in Nazionale. È il primo cestista sardo, militante però nel Simmenthal delle Scarpette Rosse, a indossare la maglia azzurra.