Per capire quanto fosse bravo Tore Serra basta riguardare le cifre del Brill nei playoff scudetto del 1977: i punti segnati erano stati 323, dietro Sutter, Lucarelli e Ferello, con l’ottima percentuale dal campo di 126/217 (non esisteva ancora il tiro da tre punti, che avrebbe esaltato ancora di più il suo talento offensivo), dalla lunetta un eccezionale 71/89. Tore Serra – che all’epoca aveva solo ventidue anni – è stato anche molto altro: bronzo con la nazionale juniores agli europei del 1973, argento ai mondiali militari del 1979, una Universiade (quella di Sofia 1977) ma anche un diploma Isef speso per insegnare educazione fisica anche ai bambini meno fortunati, e basket, ancora tanto basket, nella sua scuola di Su Planu. “Toreserra”, tutto attaccato come si fa per i giganti dello sport, è un monumento della pallacanestro sarda da quasi mezzo secolo.
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