Dire che faceva più ridere come giocatrice è una battuta di pessimo gusto: lei invece sapeva stare sul parquet come adesso su un palco, e se sul palco ti strappa risate da lacrime agli occhi con battute intelligenti e impegnate, incasellando un successo dietro l’altro, sul parquet era meglio non trovarsela di fronte. Chi ha avuto la fortuna di giocare con lei ricorda soprattutto il clima che sapeva imporre negli spogliatoi o nelle lunghe trasferte nella penisola. Ma di chi stiamo parlando? Di uno dei più grandi talenti comici dell’ultima generazione: Geppi Cucciari. Alla vigilia di un derby, quello del playout tra San Salvatore Selargius e Virtus Cagliari (sabato 12 maggio, ore 18, viale Vienna a Selargius) nel quale – inevitabilmente – una delle due “sue” squadre (ha giocato in entrambe) è destinata a retrocedere. La Virtus se perde: se invece vince si va alla bella, al PalaRestivo tra una settimana. Chissà per chi tifa Geppi. Certo è che la Geppi giocatrice sarebbe servita tantissimo in partite come questa: non era una che abbassava lo sguardo.
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