Giravano voci, incontrollate e chissà quanto fondate, che Massimo Cellino volesse comprare la Dinamo (vero) e che Stefano Sardara volesse fare altrettanto con la Torres (falso). Finora, pur non essendone il legittimo proprietario, la storia dello sport sardo ci narra di una sola persona che ha avuto grandi responsabilità sia nel calcio (vicepresidente – proprio di Cellino – del Cagliari) e nel basket (di fatto il presidente della sezione basket del Cus Cagliari). In entrambi i casi in Serie A. Si tratta di Marcello Vasapollo. Al quale si deve una delle poche frasi argute che circolano nel mondo dello sport isolano e che dà l’idea di quali siano le reali, concrete, differenze tra calcio e basket: “Se nel basket compri una giocatrice che l’anno prima faceva 20 punti a partita puoi star tranquillo che li farà anche l’anno dopo. Nel calcio invece no: chi l’anno prima ne ha fatti 20 l’anno dopo può restare a secco”. Gli esempi non mancano.
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