Dino Meneghin sembra quasi alzare le mani in segno di resa di fronte allo strapotere fisico e atletico di Mario Vascellari: erano i tempi in cui l’Ignis Varese perdeva a Cagliari. Ma se a fare “clic” non ci fosse stato un gigante della macchina fotografica come Giorgio Biolchini – l’autore di questa splendida foto e testimone di tutta l’epopea del Brill – quel gesto straordinario di Mario sarebbe piombato nel dimenticatoio. E, cone dice il saggio, cento parole non valgono una fotografia.
Non era superstizioso, giocava con la numero 17, John Sutter. Che era, ed è, un po’ come la 11 di Gigi Riva. In questa foto di una dozzina d’anni fa, […]
Non c’è mai stata (e mai ci sarà!) una dinasty più bella di questa: i Vascellari, mamma, papà e sette fratelli. Non solo hanno scritto la storia del basket in […]
Sabato 8 settembre l’uomo che aveva stoppato Polzot compie 67 anni. Mezzo secolo fa, quando ne aveva soltanto 17, Mario Vascellari stava però andando via dalla Sardegna, pochi lo ricordano […]
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