ATTO DI FEDE

Conoscevo Federico Pasquini prima di conoscerlo. In tanti me l’avevano descritto anticipando quella che sarebbe poi stata anche la mia opinione su di lui: persona per bene, leale, mai sopra le righe, grande appassionato di basket, disciplina complessa della quale è molto competente, e anche gradevole affabulatore. Dispiace, ora, che non sia più l’allenatore della Dinamo, con la quale ha disputato due playoff, una finale di Coppa Italia, un quarto di Champions. Ha guidato Sassari per 108 volte, ironia della sorte ne ha vinte e perse lo stesso numero: 54. Una sola vittoria in più e una sconfitta in meno, e forse tutto cambiava. Ma non il giudizio su una persona che ha già trovato un posto d’onore non solo negli archivi ma soprattutto nella storia di questa società.